sabato 23 agosto 2014

I PROFETI DEL NOSTRO TEMPO: JEANE DIXON


Jeane Dixon è stata una delle veggenti più famose nel mondo intero nel secolo scorso. A lei sono ricorsi uomini eminenti come Roosvelt, Churchill e Adenauer. La sua figura è affascinante perchè ricorda quella dei profeti biblici, infatti la Dixon ispirata dalla divinità e senza nulla ricevere come compenso dalle sue predizioni, cerca di aiutare gli altri ad aiutare se stessi insegnando ad utilizzare i talenti che ognuno di noi ha dalla propria nascita. 
Una volta le fu chiesto quale fosse la sua qualità migliore ed ella rispose: "L'amore, io credo che il mio scopo e la mia missione, in cui credo con tutto il cuore, è questa: far conoscere alla gente la grandezza che risiede in ogni individuo. Grandezza personale senza necessità di copiare nessuno.  Ed io credo anche di essere qui per mostrare alla gente la luce di Dio che è in ogni individuo."
Parlando di profezie automaticamente viene in mente la questione del libero arbitrio. Se l'uomo è stato creato libero da Dio, allora come è possibile che i profeti conoscano in anticipo il futuro? 
La Dixon a riguardo rispose che se un evento è voluto da Dio, allora niente potrà fare l'uomo affinchè questo non accada. 
A questo proposito anche un altra veggente dei nostri tempi, Teresa Newmann, disse che quando sua sorella stava per morire pregò nel tentativo di salvarla, ma che le sue preghiere furono inutili perchè quella era la volontà di Dio.
Quindi dobbiamo credere che il destino è qualcosa di ineluttabile? 
Prima di dare una risposta, forse è meglio fare una distinzione tra fato e destino. Il fato lo possiamo intendere come un evento che necessariamente avviene senza la volontà dell'uomo (ad esempio un uomo camminando per strada gli cade una tegolo in testa e muore).
Il destino lo possiamo come una serie di opportunità che la vita ci offre e che con la nostra collaborazione può avverarsi o meno. Per questo si suol dire che ognuno di noi è l'artefice del proprio destino.
La Dixon a proposito diceva così: " Il fato si deve sempre compiere. Se è scritto che un evento (matrimonio, lavoro, morte) si verificherà questo inevitabilmente deve avverarsi".
A riguardo della missione di ognuno di noi sulla Terra diceva:" Noi siamo gli amministratori di una proprietà preziosa, come è spiegato nella parabola del Vangelo e noi dobbiamo investire questi talenti in maniera tale da poterli restituire a chi ce li ha dati con gli interessi. Guai a noi se li lasciamo inutilizzati, incorreremmo nello stesso castigo dell'amministratore infingardo della parabola. Guadagnare e rendere gli interessi significa che noi dobbiamo ridare a Dio non soltanto quello che ci ha dato alla nascita ma anche quello che abbiamo saputo creare. Il potenziale è lì, sta a noi usarlo. Il suo Regno esiste per coloro che lavorano per Lui e il premio è eterno. Usando questi talenti dati da Dio noi potremo dire: Il mio calice è pieno in abbondanza..."
A riguardo dei nostri tempi travagliati disse che era possibile rinvenire i segni della fine dei tempi: distruzione del patrimonio religioso, abuso delle droghe, alcolismo, collasso della legge e dell'amministrazione pubblica, crescita della violenza, deterioramento della moralità pubblica e privata, deterioramento della famiglia. L'unico antidoto a questi mali, afferma la Dixon è restare fermi nella nostra fede e resistere a tutti  i tentativi di cacciare Dio dalla nostra vita, altrimenti giorni bui saranno la nostra eredità. La preghiera è la vita dell'anima....
A riguardo delle profezie parlando della tragedia dei fratelli Bob e John Kennedy disse: "Quello che Iddio mi fa vedere in queste rivelazioni deve accadere. Questi non sono piani umani, ma è o quello che Dio vuole o quello che Dio permette che avvenga. Nel caso dell'assassinio di John, la conoscenza della tragedia mi venne come una rivelazione e non c'era nulla al mondo che potesse fermare l'assassinio. Soltanto Iddio è grande abbastanza da ricavare un bene da quello che a volte sembra un male. Quelli che credono nella bontà di Dio accettano la Sua volontà. Il volere dell'umanità non può cambiare il volere di Dio".
Nel futuro prossimo la Dixon vede una crisi profonda nella Chiesa Cattolica, probabilmente uno scisma che porterà alla formazione di nuove fazioni. Aveva previsto che un Papa sarebbe stato ferito e un altro ancora sarebbe stato ucciso. Ci sarà più comprensione per punti di vista diversi, ma questa comprensione porterà alla conclusione che questi punti di vista sono così distanti tra loro che l'unità sarà impossibile a meno che non ci sia un intervento divino. "Questo intervento avverrà quando una croce comparirà all'orizzonte orientale e si udrà una voce dal Cielo che chiamerà tutti gli uomini a unirsi sotto un unico Dio. Allora le Chiese, pur rimanendo separate, riusciranno ad effettuare un'unione basata sulla fede apostolica e sul riconoscimento di un solo Dio onnipotente. Ma anche allora purtroppo ci saranno molti che udranno la voce di Dio e non le presteranno attenzione".

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